dark hunters

Dark Hunters – S. Kenyon

Tempo stimato di lettura: 4 minuti

“La pelle e la chioma dorata, gli occhi sfavillanti di un guerriero, si diceva che il suo solo aspetto fosse sufficiente a soddisfare le donne, che una volta toccate dalla sua mano venivano accecate dal piacere. Nessuna poteva resistere al suo fascino.”

Selena mise a forza un libro nelle mani riluttanti di Grace…
“L’ho trovato l’altro giorno in quella vecchia libreria vicino al museo delle cere. Era coperto da una montagna di polvere”
Grace guardò la copertina del libro e rimase a bocca aperta.
Non aveva mai visto una cosa del genere.
L’uomo nel disegno era affascinante, e l’immagine stessa del tutto sconcertante per i suoi dettagli.
Se non fosse stata disegnata, avrebbe giurato che si trattasse di una fotografia di qualche antica statua greca.
Ritto nel suo nudo splendore, l’uomo trasudava potere, autorità e cruda, animalesca sensualità.

Il volto di Selena si fece mortalmente serio. “ quel ragazzo chi ti ho mostrato ….Julian…è uno schiavo d’amore greco sotto il completo controllo e totalmente devoto a chi lo evochi”

“Sollevata di saperlo ancora in vita,provò a scuoterlo nuovamente dal torpore “Ehi,bel tenebroso vestito di pelle! Mi senti?”. Lui emise un rantolo gutturale, poi sollevò lentamente le palpebre. Amanda trasalì alla vista dei suoi occhi. Erano talmente scuri da sembrare neri e,quando si focalizzarono su di lei,si dilatarono minacciosamente.”

“D’accordo fustaccio” gli rispose piccata “Non sono una bimba ingenua che non sa fare di meglio che sgranare i propri occhioni di fronte allo stallone vestito da capo a piedi di pelle nera. E lascia perdere le tue tattiche da macho, non funzionano con me. Sappi che in ufficio mi chiamano la rompipalle”

Kyrian la guardò aggrottando le sopracciglia. “Fustaccio?” ripetè incredulo. Non gli era mai capitato nel corso della sua lunghissima vita che qualcuno avesse avuto l’ardire di rivolgersi a lui con quel tono. Da uomo mortale, aveva messo in fuga interi eserciti di soldati romani terrorizzati al suo arrivo. Erano pochi gli uomini che avevano osato a guardarlo dritto negli occhi. Da cacciatore oscuro poi, le schiere di demoni e di Apollinei tremavano al suo cospetto. Il suo vero nome veniva sussurrato con timore e rispetto, e questa donna lo aveva chiamato…”Stallone vestito da capo a piedi di pelle nera” ripeté Kyrian a voce alta. “Non credo di essere mai stato insultato così
“allora devi essere figlio unico!”

“Cos’è un cacciatore oscuro??” gli chiese “ E’ qualcosa tipo Buffy l’ammazza vampiri?”
Lui si mise a ridere. “ Già sono una piccola adolescente emaciata che se ne va in giro a caccia di vampiri tutta impettita, indossando orecchini che i vampiri stessi potrebbero strapparmi dalle orecchie e infilarmi su per il …”
“Lo so che non sei una ragazza. Ma che cos’è un cacciatore oscuro?”
“In poche parole faccio fuori le creature che vagano nella notte”

Per gli dei ! E poi chiamavano torture quelle che gli avevano i romani! Il loro miglior carnefice era un dilettante se paragonato all’agonia mentale e fisica che la vicinanza di Amanda gli procurava ora

Kyrian si sdraiò,quando Tate gli andò accanto, e Amanda vide che sulla spalla sinistra aveva un piccolo arco doppio e una freccia che sembravano impressi a fuoco.

Nessuno l’aveva mai stretta così. In maniera così possessiva. Così completa. Si sentiva come protetta in un bozzolo creato dalla forza di Kyrian. E la cosa più bizzarra era che nel profondo la cosa le piaceva ben più di quanto sarebbe mai stata disposta ad ammettere.

A prima vista Julian era un uomo straordinario quanto Kyrian. Aveva capelli della stessa tonalità e gli occhi più azzurri che Amanda avesse mai visto. Il suo viso era perfettamente scolpito. Ma, tenendo conto che si trattava del figlio della Dea graca Afrodite, non c’era da sorprendersi.

Era un Cacciatore oscuro e lei era una contabile. Mai erano esistite due persone più incompatibili. Ciononostatante il suo cuore non le dava ascolto. C’era una parte di lei che lo desiderava con un ‘intensità che fino ad allora non aveva creduto possibile. E da qualche parte, nel profondo delle sua mente, nnon poteva fare a meno di chiedersi cosa avrebbe dovuto fare per liberarlo dal suo giuramento di Cacciatore oscuro.

A prima vista Julian era straordinario quanto Kyrian. Aveva capelli della stessa tonalità e gli occhi più azzurri che Amanda avesse mai visto. Il suo viso era perfettamente scolpito. Ma, tenendo conto che si trattava del figlio della dea greca Afrodite, non c’era da sorprendersi.

“Priapo mi ha imprigionato in un rotolo di pergamena. Sono stato uno schiavo del sesso per duemila anni, prima che mia moglie mi liberasse”

Kyrian si ricordava perfettamente che Atolycus, il figlio di Julian, di appena cinque anni, aveva sostituito i crini di cavallo dell’elmo di Julian con piume d’uccello- per far piacere al padre- prima che quest’ultimo partisse per la battaglia. Julian era stato uno dei comandanti più temuti dell’esercito macedone, eppure, piuttosto che ferire i sentimenti del figlio, aveva orgogliosamente indossato il suo dono di fronte a tutti i suoi uomini. E nessuno aveva osato deriderlo. Neanche Kyrian.

“Riesco a sentire i tuoi pensieri, più o meno come tu hai origliato la conversazione tra me e Julian”

Vestito tutto di nero, Zarek indossava jeans, stivali da motociclista e una maglietta a maniche lunghe. Pareva del tutto incurante dell’aria fredda e umida caratteristica delle notti invernali di New Orleans. Aveva un orecchino d’argento a forma di spada lunga all’orecchio sinistro, con l’elsa fatta ti teschio e ossa incrociate. Zarek uscì dall’elicottero con un ghigno reso ancora più sinistro dal suo pizzetto corvino. I lisci capelli neri gli sfioravano le spalle e aveva occhi nerissimi.

Acheron era un onnipotente immortale di undicimila anni, alto poco più di due metri con i capelli verde scuro vestito con abiti neri in pieno stile goth, con un chiodo borchiato da motociclista, era una figura impressionante che faceva rabbrividire per la paura chiunque lo incontrasse. Ma non era solo l’altezza a far esitare chi si trovasse al suo cospetto. Era quell’aura letale da: Ti farò così male da far ronzare le orecchie persino ai tuoi antenati.

Acheron aveva lunghi capelli neri con le meche verdi, portava un paio di occhiali da sole scuri che impedivano a Nick di vedere i suoi occhi. Vestito tutto in nero con il teschio fosforescente di un vampiro sulla t-shirt, portava uno zaino nero a tracolla. Uno zaino su cui era stampato il simbolo dell’anarchia

Acheron Partenopeus era un uomo dai molti segreti e dai molto poteri. Come primo Dark Hunter e loro capo, era stato lui che aveva stabilito, più di 9000 anni prima, le relazioni esistenti tra loro e d Artemide, dea della caccia, che li aveva creati. Era un lavoro che raramente gli piaceva e una posizione che aveva sempre odiato. Come una bambina capricciosa, la cosa che Artemide amava di più era vedere fino a dove poteva spingerlo prima che lui la richiamasse all’ordine. Il loro rapporto era complesso e si basava sull’equilibrio di potere. Solo lui possedeva le capacità per tenerla calma e razionale.
La maggior parte del tempo.

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