Recensione “Il commissario Montalbano” di Andrea Camilleri

Tempo stimato di lettura: 3 minuti

“Il commissario Montalbano” di Andrea Camilleri – Recensione

Oggi abbiamo una gradita ospite.
Da tempo volevo proporvi la recensione della serie “Il commissario Montalbano”, ma non è una cosa semplice e ho spesso rimandato. In nostro soccorso è arrivata Patricia, che con la sua spigliatezza e brillante dialettica ci parla di questa serie.

Non perdetevi questa recensione!

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Recensione:

Scrivere una trama è praticamente impossibile perché ormai i libri della serie sono troppo numerosi. Iniziata nel 1994, la serie non si è più fermata visto il gradimento del pubblico. Consta ormai di oltre trenta libri perchè che Camilleri ne pubblica uno ogni anno.

Come è possibile che una serie di gialli con lo stesso protagonista duri così a lungo?

Merito indubbiamente dell’autore che ha saputo creare un personaggio oltre le righe. Merito però anche dello stesso personaggio che ha saputo prendere vita oltre le pagine. E non parlo solo dei film televisivi.

E’ proprio uscito dalle pagine, dalle parole stampate, per sedersi vicino al lettore e tenergli compagnia durante la lettura. Per stargli accanto e godere con lui del racconto delle sue indagini. Godere e arrabbiarsi. Quasi come se volesse spiegare il perché di certe scelte o stati d’animo.

Ecco! Salvo è vivo. Non personaggio di carta. E’ questo che lo fa grande.

E’ scorbutico, scontroso, un po’ figlio di buona mamma certe volte e con chi vuole, però è profondamente umano nei suoi difetti, moltissimi, nei suoi pregi, molti, e nelle sue paure, nei dubbi, nel confrontarsi sempre con se stesso.

Salvo e la paura di invecchiare. Salvo e la meteropatia. Salvo e la stima per Fazio, la tenerezza quasi paterna per Catarella, l’insofferenza per Mimì Augello. Salvo e la sua poca voglia di sposarsi, l’allergia ai legami ufficiali. Salvo e i tradimenti.

Il Montalbano primo che scrive al Montalbano secunno perché in due si ragiona meglio. Perchè scrivendo all’altro se stesso riesce a vedere con più precisione come stanno le cose.

Il Montalbano istrione e sarcastico, umano e pietoso a seconda della persona con cui ha a che fare

Un personaggio a tutto tondo. Dotato di grande carisma. Che conquista i suoi lettori trasformandoli in amici a cui narrare le proprie vicende, come in confidenza. E che come amico si attende con ansia.

A partire dal primo libro del 1994 ad oggi, Salvo è invecchiato come siamo invecchiati noi che lo abbiamo seguito. Anche questo ce lo fa sentire vicino. Non è alto, non è bello, invecchia e il carattere peggiora. Ma è uguale a noi! Uguale a qualunque persona in carne ed ossa.

Incarna i nostri difetti e rappresenta quello che vorremmo dalle istituzioni. Senso della giustizia, umanità. Incorruttibilità.

E se qualche volta gioca sporco nei confronti dei colpevoli facciamo finta di non vedere. Sorridiamo e gli strizziamo l’occhio come a dire tranquillo che da me non sapranno mai niente.

D’altronde i veri amici non si tradiscono.

Se poi come uomo ha dei dubbi, dei cedimenti.. e chi non li ha nella vita?

Quanto alle indagini, si tratta sempre di omicidi. Per mafia, gelosia, ingordigia, denaro. Omicidi che a volte si intersecano con altre storie che c’entrano poco ma che comunque danno l’idea di come gira il mondo.

Ecco! Andrea Camilleri con questi libri è sempre “sul pezzo”. Riesce a trasferirci l’attualità, anche quella più schifosa.

Difetti? Uno forse ma non è così grave. Il dialetto siciliano che Salvo e i suoi compari parlano è sempre più usato man mano che il numero delle indagini cresce e sempre più stretto. Però, poco per volta, si impara come una qualunque lingua straniera.

E la differenza tra magari e macari non è più così abissale.

Perchè leggerlo? Perchè oltre al giallo sempre attuale e “nostro” cioè italiano contiene umanità, una dose di umorismo e tanta verità.

Potete trovare i libri qui:

Patricia

Ringraziamo Patricia per aver condiviso il suo pensiero e rinnoviamo l’invito a scrivere per noi ogni volta che ne sente il desiderio, è un piacere leggerla!

Seguitela su: Myrtilla’s House Blog

Le fiamme di Pompei

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Voto: VotazioneVotazioneVotazioneVotazioneVotazione Recensione di: Patricia
Scheda libro

Titolo: Il commissario Montalbano
Autore: Andrea Camilleri
Data pubblicazione*: 01/01/1994
Editore: Sellerio
Lingua: Italiano
Genere: Narrativa
ISBN: B01FFT19XW
Autore recensione: Patricia
Valutazione recensione: 5
*Se giorno e mese risultano 01/01 la data esatta può essere non pervenuta.

5 responses to “Recensione “Il commissario Montalbano” di Andrea Camilleri

  1. flora

    leggere una recensione di Patricia è un piacere grandissimo, attraverso le sue parole Montalbano è ancora più vivo e più vero, un amico che speriamo poter avere con noi per ancora tanto tempo.
    Noi ” innamorate” di Montalbano in fondo lo vogliamo così come è un pò istrione e un pò “camurriusu”, capace di pagare di persona quando gli eventi lo richiedono perchè la giustizia vinca sempre e a tutti i costi.
    Grazie Camilleri
    flo

    Reply
  2. Monica

    Trovo davvero ‘patetico’ questo commissario ‘pelato, sovrappeso, senza fascino’ che riscuota consensi da tutte!!! RIDICOLO!

    Assurdo!

    Reply
    1. Laura Cammareri Post author

      Ciao Monica, grazie per il tuo commento. Se c’è un cosa che ci piace sempre è sentire più campane sullo stesso argomento.
      Nemmeno io lo amo particolarmente, ma forse perché non l’ho mai compreso fino in fondo.

      Reply

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