“La psichiatra” di Wulf Dorn – Recensione

Tempo stimato di lettura: 2 minuti

Trama:

Lavorare in un ospedale psichiatrico è difficile. Ogni giorno la dottoressa Ellen Roth si scontra con un’umanità reietta, con la sofferenza più indicibile, con il buio della mente. Tuttavia, a questo caso non era preparata: la stanza numero 7 è satura di terrore, la paziente rannicchiata ai suoi piedi è stata picchiata, seviziata. È chiusa in se stessa, mugola parole senza senso. Dice che l’Uomo Nero la sta cercando. La sua voce è raccapricciante, è la voce di una bambina in un corpo di donna: le sussurra che adesso prenderà anche lei, Ellen, perché nessuno può sfuggire all’Uomo Nero. E quando il giorno dopo la paziente scompare dall’ospedale senza lasciare traccia, per Ellen incomincia l’incubo. Nessuno l’ha vista uscire, nessuno l’aveva vista entrare. Ellen la vuole rintracciare a tutti i costi ma viene coinvolta in un macabro gioco da cui non sa come uscire. Chi è quella donna? Cosa le è successo? E chi è veramente l’Uomo Nero? Ellen non può far altro che tentare di mettere insieme le tessere di un puzzle diabolico, mentre precipita in un abisso di violenza, paranoia e angoscia. Eppure sa che, alla fine, tutti i nodi verranno al pettine…

Recensione:

Immaginate di essere una giovane donna felicemente fidanzata, di lavorare come medico in una clinica psichiatrica circondata da colleghi affidabili e disponibili, di aver a che fare ogni giorno con patologie difficili da curare ma di essere abbastanza competenti per poterle affrontare.

Immaginate che un giorno il vostro compagno, in partenza per un viaggio, vi affidi la cura di una nuova paziente, e di trovarvi davanti una donna maltrattata e seviziata, totalmente terrorizzata, continuamente rannicchiata su se stessa e incentrata solo su un’inquietante cantilena riguardante l’Uomo Nero che sarà certa verrà a prenderla.

Immaginate che questa donna, con il dolore di chi ha subito inimmaginabili atrocità, vi supplichi di aiutarla, e che voi istintivamente glielo promettiate guardandola in quegli occhi senza fondo, impietosite dalla sua debolezza e sicure di essere abbastanza forti per poterla proteggere.

Immaginate che però, il giorno dopo il vostro primo incontro, lei scompaia improvvisamente insieme alla sua cartella clinica, che nessuno ricordi di averla mai vista (se non il vostro fidanzato ovviamente dall’altra parte del mondo e irraggiungibile) e che, contemporaneamente, una figura sconosciuta inizi a perseguitarvi con telefonate e minacce, arrivando a torturarvi psicologicamente e fisicamente, facendovi perdere il senso della realtà, innestandovi manie di persecuzione e insicurezze.

Immaginate di non sapere più di chi potervi fidare e di non poter contare su nessuno se non su voi stesse.

Immaginate di vivere in un incubo senza fili logici, nell’angoscia più pura, di trovarvi davanti le vostre più remote paure, di sentirvi indifese e sole.

Wulf Dorn, prima di diventare uno scrittore di fama mondiale, ha lavorato come logopedista riabilitativo in una clinica psichiatrica: non oso immaginare cosa possa aver visto durante il suo soggiorno in quella struttura per poter scrivere un libro così reale.

“Chi ha paura dell’Uomo Nero? Nessuno! E se arriva? Allora corriamo via!”

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Voto: VotazioneVotazioneVotazioneVotazioneVotazione Recensione di: MargheBia
Scheda libro

Titolo: La psichiatra
Autore: Wulf Dorn
Data pubblicazione*: 02/09/2010
Editore: Corbaccio
Lingua: Italiano
Genere: Romanzo
ISBN: 8863800758
Autore recensione: MargheBia
Valutazione recensione: 4
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