Recensione “Love letter in the Sand” di Kathrine Vincenzi
Trama
Ci sono amori che ci cambiano per sempre. E altri che ci spezzano. A volte, sono lo stesso amore.
Diego e Ilaria si sono amati da ragazzi, in un’estate che sembrava eterna, sulle spiagge liguri dove bastava uno sguardo per sentirsi al sicuro, dove il tempo sembrava dilatarsi solo per loro.Ma poi lei è andata via.Senza spiegazioni, senza promesse, senza lasciare traccia. Solo il vuoto. E un’assenza che con il tempo ha fatto più rumore di qualsiasi addio.
Da allora, Diego non è più lo stesso. Ha smesso di credere nell’amore, in se stesso, nel futuro. Ha cercato rifugio dove poteva: nei bicchieri vuoti, nelle notti che si rincorrono e nelle scelte che feriscono. Finché una notte, il dolore che si è sempre portato dentro si schianta contro l’asfalto.
Quando si risveglia dopo l’incidente, c’è una sola certezza: deve cambiare. Per sé, per sua madre, per la vita che rischia di perdere ancora.Ma proprio mentre tenta di rimettere insieme i pezzi, il destino torna a bussare. Il giorno di Pasqua, nella grande villa di famiglia, tra i fiori freschi e i sorrisi di circostanza, Diego ritrova Ilaria. Con una bambina al suo fianco.
Cos’è accaduto davvero anni prima?
Tra segreti taciuti per anni, battiti trattenuti e verità che reclamano spazio, Diego dovrà fare i conti con il passato. E con un amore che non ha mai smesso di bruciare sotto la cenere.
Una storia di ritorni e ferite, di rabbia e desiderio, di quello che l’amore può essere quando ci spaventa e insieme ci salva.
Perché a volte, per rinascere, bisogna attraversare ogni rottura. Anche quella del cuore.
Recensione
Alcune storie ti entrano dentro senza fare troppo rumore.
Love letter in the Sand è una di quelle.
L’ho iniziato convinta di leggere un romance e invece ho trovato molto di più. C’è qualcosa di più profondo di una storia d’amore. Rinascita, scelte, attese, parole non dette e assenze che feriscono.
La scrittura di Kathrine Vincenzi è fluida, curata, in grado di dare al lettore la giusta dose di emozioni e informazioni in uno scambio mai sbilanciato. I protagonisti non sono eroi perfetti, ma persone che combattono le loro fragilità e le loro paure ogni giorno, cercando di trovare la loro versione migliore.
Senza forzature, l’autrice ci accompagna fino all’ultima pagina, facendoci capire qualcosa di importante: la vera felicità dipende da noi stessi e per trovare pace dobbiamo fare i conti con ciò che ci spaventa.
Un libro che parla d’amore, certo, ma anche di identità, di perdono e di seconde possibilità.
Lo consiglio ai lettori che cercano una lettura intensa, ma misurata, capace di emozionare con intelligenza e delicatezza.
Io, sono felice di averlo letto.
Potete trovare il libro qui.
E trovate l’autrice qui.
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