Giornata della memoria – I libri per non dimenticare

Tempo stimato di lettura: 2 minuti

Oggi, 27 Gennaio, è la giornata della memoria e noi di Le fiamme di Pompei vorremmo suggerirvi dei titoli per non dimenticare.

Ecco un breve elenco per voi:

Nebbia in agosto

Nebbia in agosto. La vera storia di Ernst Lossa: Chi ha il diritto di stabilire il valore di una vita? La vera storia di Ernst Lossa. Un romanzo potente e meravigliosamente scritto sul coraggio e la forza dell’amicizia, sull’importanza della memoria – Il piccolo Ernst nasce in Germania nel 1929, da genitori Jenisch, ovvero nomadi, considerati poco affidabili e “malati” dalla polizia nazista che decide di allontanare i figli dai genitori. Ernst ha un carattere forte, è indisciplinato ed è considerato da tutti un ragazzo difficile: viene mandato prima in riformatorio e poi rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Nonostante le sofferenze e la reclusione forzata, Ernst non si arrende, stringe forti amicizie, vede nascere il suo primo amore, e per la prima volta si sente a casa. Ben presto però si rende conto che i pazienti dell’ospedale, anche se perfettamente sani, scompaiono all’improvviso e che la crudeltà nazista non risparmia nessuno, neanche i bambini.

Potete trovare il libro qui.

 

Molinari Maurizio  Guerrazzi Osti Amedeo
Edizioni Rizzoli collana Saggi italiani, 2017

La sfida di un ebreo contro le bande nazifasciste nella Roma occupata. La vera storia di Pacifico di Consiglio e della sua guerra contro il capo delle bande fasciste.Una vicenda drammatica di intrighi e delazioni ai tempi della persecuzione razziale – Moretto a Roma se lo ricordano ancora. Il suo vero nome è Pacifico…

Potete trovare il libro qui.

 

 

 

 

Un mondo senza ebrei

Un mondo senza ebrei. L’immaginario nazista dalla persecuzione al genocidio:

«Un intero universo di significati va perduto se si assumono l’ideologia razziale, l’escalation bellica e la burocrazia dello sterminio come categorie dominanti nella spiegazione dell’Olocausto. E questo perché la domanda “Come mai i nazisti bruciarono la Bibbia ebraica?” richiede un’immaginazione che sappia cogliere cultura, sensibilità e memoria storica del popolo tedesco.» Nel fissare l’obiettivo di questo suo documentatissimo saggio, Alon Confino inaugura un nuovo filone di ricerca nella pur vasta e variegata letteratura sulla Shoah, basato sul presupposto che la «soluzione finale», incarnata da Auschwitz nella prima metà degli anni Quaranta, sia stata anticipata e resa possibile dalla narrazione messianica e rivoluzionaria

Potete trovare il libro qui.

 

“Dove vien meno l’interesse, vien meno anche la memoria.”
(Goethe)

 

Le fiamme di Pompei

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