“Mi sono preso un cucciolo!” di Samantha Morgan – Estratti Made in Italy M/M

Tempo stimato di lettura: 3 minuti

Oggi per la sezione M/M parliamo del nuovo libro di Samantha Morgan “Mi sono preso un cucciolo!”.

Ecco per voi la trama e alcune informazioni sul libro

TITOLO: Mi sono preso un cucciolo!
AUTRICE: SAMANTHA M.
PAGINE: 472
GENERE: CONTEMPORANEO MM
TRAMA:
Russell è soddisfatto della sua vita. Dirige un’attività di successo e non gli manca niente per essere felice. Se non che, la casa vuota a cui torna ogni sera comincia a essere davvero troppo vuota e solitaria. Quindi, perché non adottare un cucciolo? Magari un bel gatto… Ma, una fredda sera di dicembre, Russ si ritrova a portare a casa un genere ben diverso di cucciolo quando interviene per salvare il giovane Ray da un’aggressione.
Il suo amico e collega Philip, invece, di legami non ne vuole proprio sapere. Gli bastano le storie di una notte, rimorchiate nel suo club preferito, e non ha né il tempo, né le energie da dedicare a una relazione stabile. Tuttavia, le sue certezze cominciano a vacillare quando incontra quello che sembra l’uomo perfetto per lui. Rob non ha intenzione di arrendersi con lui, ma dovrà dimostrargli che, insieme, possono superare anche i momenti più difficili.

Samantha Morgan ha gentilmente condiviso con noi alcuni estratti del suo libro e noi non vediamo l’ora di farveli leggere!

Eccone alcuni:
“«Non preoccuparti.» gli risposi, posando una mano sulla sua spalla. «Grazie, davvero.»
«Di nulla. Beh, dato che sei tornato e che è tutto a posto, sarà meglio che vada, ora. Ho disturbato fin troppo.»
«Oh, no! Non hai disturbato affatto! Anzi, perché non resti a cena? Phil, digli anche tu di restare.» mi pregò la mamma.
«Ha ragione Mary» concordai, sentendomi in debito nei suoi confronti. «Perché non resti a mangiare?»
Rob titubò, ma poi annuì. «Ok.»
«Fantastico!» esultò mia madre.
«Per lo spavento che mi sono preso, credo di aver lasciato la spesa sul pianerottolo. Vado a prenderla.»
«Oh, Phil!»
«Mamma! Non puoi darmi torto!»
Lei ridacchiò. «Scusa, tesoro! In effetti, avevi una faccia, quando ti sei precipitato qui! Ma non importa, perché sono felice!»
«Ah, sì? Perché?» domandai incautamente, mentre mi avviavo all’ingresso.
«Certamente! Così posso conoscere meglio il ragazzo di mio figlio.»
«Il mio cosa?» urlai io, voltandomi di scatto.”
 
Mi sono preso un cucciolo
“«Vorrai mica guardare Twilight?» chiesi, mostrandogli il mio poco apprezzamento per il genere fantasy, specie per i vampiri.
«Ma è bellissimo.» miagolò supplichevole, tentando di convincermi con la temibile arma degli occhi da cucciolo.
«Oh, ti prego! Non ci pensare neanche!» dissi, ridendo, e cambiai di nuovo canale.
Nemmeno gli occhioni dolci mi avrebbero mai convinto a guardare quel film e, sorprendendo anche me stesso, riuscii a non acconsentire immediatamente alla sua richiesta.
«Per favore?» tentò di nuovo.
Non era disposto ad arrendersi, ma io non ero da meno.
Gli sventolai il telecomando davanti al naso, provocandolo. «Lo vedi? È nelle mie mani, stasera!»
Ray arricciò la bocca nel suo adorabile broncio.
«Dammi quel telecomando!» sbottò.
Cambiò tattica, cercando di strapparmelo dalle mani con un gesto repentino, ma avevo dei buoni riflessi. Ero più alto e i miei arti di conseguenza erano più lunghi dei suoi, quindi riuscii a spostarlo al di fuori della sua portata, alzando il braccio sopra la testa, prima che riuscisse a prenderlo.
«Il telecomando è mio.» affermai, continuando a ridere dei suoi vani tentativi.
«Ah, sì?» domandò lui con il fuoco negli occhi.
In un attimo mi salì sopra, mettendosi a cavalcioni sulle mie gambe e allungandosi al massimo per raggiungere la mia mano.
Porca puttana!
Dovevo respirare, dovevo assolutamente riprendere a respirare e non pensare che Ray era seduto in una posizione compromettente sopra le mie cosce. Anzi, proprio sopra al mio sesso che, in risposta, si era già messo sull’attenti, come se non aspettasse altro.
Traditore del cazzo!
Ero pericolosamente a corto di ossigeno e mi sentivo la testa leggera, come se avessi bevuto, ma non abbastanza da essere ubriaco.
Il suo petto nudo era proprio davanti alla mia faccia, tanto vicino che avrei potuto baciarglielo con una facilità disarmante.
Abbassai un po’ la mano per lasciargli prendere ciò che tanto agognava ma, non appena il telecomando fu nelle sue mani, mi guardò negli occhi, rimanendo completamente fermo. Sembrò realizzare solo in quel momento in che situazione si era andato a cacciare.
Il suo respiro era leggermente affannato e le sue guance diventarono rosse sotto il mio sguardo famelico che, ormai, non riuscivo più a non mostrare.
Ray aveva capito e, se avesse avuto bisogno di qualche altra conferma, gli sarebbe bastato guardarmi sotto la cintura.
Avevo raggiunto un livello di durezza mai provato prima e la cosa era molto evidente.
Dio, come lo volevo!
Le mie mani tremarono per lo sforzo che stavo facendo di non lasciarle libere di assaggiare quel corpo fantastico sopra di me, ma, accidenti, come avrei voluto toccarlo!
Ma non potei quasi terminare il pensiero che Ray si abbassò su di me, avvicinando il viso e posando le sue labbra sulle mie.”

Sono sicura che questi estratti vi hanno fatto venire voglia di leggere tutto il libro, proprio come è successo a noi!

Grazie a Samantha Morgan per aver condiviso con noi tre bellissimi estratti del suo libro e grazie a voi per essere stati con noi!
A presto!
Mirtilla Malcontenta
E’ possibile acquistare il libro in versione ebook qui:

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