Segnalazione di Bottegatredici “Trame di Ortica” di A.A.V.V.

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Segnalazione di Bottegatredici “Trame di Ortica” di A.A.V.V.

Sinossi

Tredici scrittori esordienti, tredici fotografie,
tredici trame di un romanzo a più voci.

In questo libro di storie ce ne sono tantissime,
storie piccole di persone che potrebbero essere
vostro nonno, vostra madre o i vostri fratelli.
Storie che abbracciano un lasso temporale di 70
anni, dagli anni ’20 fino a qualche decennio fa.
Storie legate da un filo che si moltiplica e diventa
vita.

Segnalazione Trame di ortica

 

Prefazione

Ci risiamo. Dopo la raccolta di racconti – di fatto un piccolo romanzo a più voci – “Il treno ferma in tutte le stazioni”, scritta da chi aveva partecipato ai corsi di storytelling che avevo tenuto a Tortona nel 2015, ecco un nuovo progetto figlio dei corsi del 2016.

Con Elisa e Francesca della Libreria Namasté non avremmo mai pensato di spingerci ancora più in là, di chiedere cioè a tredici persone che avevano dimostrato grande passione e una spiccata attitudine nella scrittura, ma che non sono professionisti, di inventare e realizzare in sei settimane in incontri da due ore – e poi tanto lavoro a casa – un romanzo breve con una storia così complessa e un forte tema portante.

Una “missione impossibile” resa possibile solo grazie alla loro volontà e a un clima speciale che ogni volta si crea durante i corsi di storytelling alla Namasté di Tortona. Come dico sempre “non sono qui per insegnarvi a scrivere, ma per amplificare la vostra curiosità e soprattutto la vostra voglia di
raccontare storie”.

E in questo libro di storie ce ne sono tantissime, storie piccole di persone che potrebbero essere vostro nonno, vostra madre o i vostri fratelli. Storie che abbracciano un lasso temporale di 70 anni, dagli anni ’20  fino a qualche decennio fa. Storie, “trame” come dice il titolo, legate da un filo che si moltiplica e diventa vita.

Non voglio dirvi niente di più, né sulla storia, né sul significato del titolo, perché vi sarà tutto chiaro leggendo pagina dopo pagina. Voglio però raccontarvi cos’è successo durante il primo dei sei incontri: gli autori dei tredici capitoli – c’è anche un quattordicesimo capitolo, che completa il primo -, hanno portato una fotografia di un amico, di un parente, di un conoscente, senza dire chi fosse la persona ritratta. Io le ho raccolte e scambiate tra loro, così ognuno si è ritrovato in mano l’immagine di uno sconosciuto che avrebbe dovuto far diventare personaggio di fantasia e protagonista del suo capitolo.

È iniziato tutto così, con una fotografia che è diventata una storia dentro ad una storia ancora più grande.
I “coraggiosi” che hanno deciso di fare questo viaggio insieme, hanno deciso di chiamarsi “bottegatredici”, e secondo me è un nome perfetto, perché racchiude in una parola tutto quello che deve essere uno scrittore: un instancabile artigiano con idee chiare e grandi sogni. A loro auguro di proseguire a tessere trame e di farlo sempre con l’entusiasmo, la leggerezza e la volontà che hanno dimostrato in questo percorso.

A voi dico solo, buona lettura!

Riccardo Milanesi

Potete trovare il libro qui:

Le fiamme di Pompei

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