Intervista all’autore: Sandy Raven si racconta

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Intervista all’autore: Sandy Raven si racconta

Carissimi lettori, oggi per voi abbiamo l’intervista a Sandy Raven, nota autrice straniera di romanzi storici
Siete curiosi di sapere cosa ci ha raccontato?
Continuate a leggere per scoprirlo!

Chi è Sandy Raven? Cosa ama e cosa proprio non sopporta?

Sono solo una ragazza che è stata cresciuta da immigrati italiani in America. Mi hanno instillato i valori del vecchio mondo, e l’ottimismo per cui ognuno è in grado di fare tutto, tipico del nuovo. Mi piacciono il cibo, il vino, gli animali, l’atmosfera pacifica che si ha vivendo in campagna. Non posso proprio sopportare la chiusura mentale, le persone ipocrite e i politici che mentono in faccia alla gente solo per avere i loro voti.

Parlaci di quando hai iniziato a scrivere. Come è nata la tua passione? Hai frequentato dei corsi di scrittura creativa?

Ricordo con chiarezza quando ho deciso che sarei diventata una scrittrice: avevo cinque anni e ancora non avevo nemmeno cominciato ad andare a scuola. Avevo un blocco e una matita che usavo per imparare le lettere, “scrivevo” delle storie (erano solo scarabocchi, senza struttura) e le leggevo al mio cane e ai miei gatti. La cosa strana è che a quei tempi parlavo ancora italiano quando mio padre non era a casa, e inglese quando c’era, quindi quando scarabocchiavo le lettere e leggevo le storie, erano in italiano, perché mio padre era via per molto tempo a pescare.

Quando sono rimasta incinta della mia seconda figlia, sono dovuta restare a letto per circa tre mesi. In quel periodo leggevo un libro o più al giorno, la maggior parte romance, perlopiù storici. Alcuni di questi libri non erano scritti molto bene, e io mi infuriavo tanto che li lanciavo dall’altra parte della stanza e ne iniziavo un altro. Un giorno mio marito mi ha chiesto perché non finivo di leggerli, e gli ho detto che potevo scrivere di meglio. Quello che Curtis non sapeva ancora era che avevo già iniziato una storia, e tenevo il file sul mio computer.

Lui mi ha sostenuto molto nella mia decisione di scrivere, quindi, dopo che ebbi finito quella prima storia orribile, mi unii a una associazione che dà sostegno e formazione continua per gli scrittori, la Romance Writers of America (RWA). È una organizzazione a livello mondiale che promuove la scrittura, anche con seminari, conferenze e materiale da leggere, per insegnare a scrivere tutti i generi di fiction romantica.

La mia seconda figlia ha appena compiuto 25 anni, quindi è da un bel po’ di tempo che scrivo e cerco di essere pubblicata. Alla fine, ho smesso di mandare i miei scritti agli editori e agli agenti di New York perché dovevo aspettare troppo tempo prima di avere una risposta, e quasi sempre era negativa.

Hai una routine di scrittura? C’è un posto o un momento che ami e che dedichi solo alla stesura dei tuoi libri?

Sono un animale notturno; lavoro quasi ogni notte, per tutta la notte, ma non sono comunque molto veloce. Trovo l’ispirazione pulendo le stalle; la mia casa può essere in disordine, ma le stalle sono perfette, e sono il posto migliore in cui pianificare ciò su cui lavorare la notte successiva. È un posto pieno di pace, il mio preferito, e lì posso ripulirmi la mente da tutte le cose di cui in genere mi preoccupo, in modo da poter scrivere.

Facciamo un passo indietro e parliamo di Sandy lettrice. Quali sono i tuoi generi preferiti? Sei una lettrice classica affezionata al cartaceo o una moderna sostenitrice dell’ebook?

Al momento sto leggendo molta storia politica e ho iniziato il nuovo libro di Stephen King, quello che ha scritto con suo figlio, Sleeping Beauties. Qualche settimana fa ho finito “Il racconto dell’ancella” di Margaret Atwood, per la seconda volta. L’avevo letto molti anni fa, e quando è uscita la serie, “The handmaid’s tale”, su Hulu, l’ho guardata. Non era male, ma ho pensato fosse diversa dal libro, e quindi ho comprato l’ebook e l’ho letto. In effetti *è* un po’ diverso, ma non molto, ed è bello come lo ricordavo, e spaventoso come la serie.

Alcuni anni fa sono passata dalla carta al digitale per tutto tranne i libri di consultazione e quelli che amo tanto che non potrei sopportare di perderne la copia cartacea… perché non perdo mai un libro che amo!

Puoi anticipare qualcosa dei tuoi prossimi lavori? Hai una storia in mente che ancora non hai iniziato a sviluppare ma che già occupa i tuoi pensieri?

Al momento sto scrivendo il libro di Marcus, che è un altro MOLTO voluminoso, e sto facendo l’editing di quello delle tre ragazze, anche questo lungo. Ho iniziato la trama per il libro di Christopher, E, come ultima cosa… non ho mai dato un libro a Beverly e Kip, sono sempre stati personaggi secondari, ma, lavorando sul libro delle ragazze, ho avuto un’idea per la loro storia. Non sarà un romanzo lungo, però, come quello di Marcus, ma uno breve.

C’è un genere che non scriverai mai perché non è nelle tue corde?

Oh, credo l’horror e il paranormal romance. Mi vengono gli incubi facilmente, e mi capiterebbe di “vedere” le scene nella mia testa per ore dopo averle lette.

Immagina di avere di fronte un pubblico di aspiranti scrittori in attesa di un consiglio che possa spingerli nella giusta direzione. Cosa diresti loro? Quale consiglio vorresti dare?

Mi è capitato veramente di fare dei seminari su questo argomento, e ho consigliato di imparare le regole dello storytelling, poi di scrivere la storia che si ha nel cuore. Il lettore riesce a vedere se vi piace la storia che state scrivendo, quando la legge.

Svelaci la colonna sonora della tua vita.

Ci sono due musicisti la cui musica mi risuona forte nel cuore. Il primo è Mike Oldfield; lo ascoltavo quando ero ragazzina, e i suoi brani più vecchi, come Hergest Ridge e Ommadawn, sono la colonna sonora della mia gioventù. Oggi, però, ascolto qualsiasi cosa di Sleeping at Last. Ascolto la sua musica quando cerco di entrare in un certo stato d’animo prima di sedermi a scrivere. Oltre a questi due artisti, ascolto molta musica pop attuale, i vocalist, perché hanno voci davvero bellissime. E sì, anche io canto in continuazione. Canto in casa, in auto, e soprattutto nelle stalle (dove gli animali non mi giudicano!). Canto anche quando vado a cavallo nei boschi, da sola, perché in questo modo gli animali selvatici stanno lontani, sono costretta a respirare, e il cavallo si calma, perché è abituato a sentirmi.

– Adesso piccole domande per scoprire qualche curiosità in più su chi sei:

 Cenerentola o Merida?

Cenerentola (ma con l’amore per i libri!)

Kill Bill o Titanic?

Titanic

Romantica crociera o viaggio avventuroso?

Una crociera romantica! Ne ho fatte molte, e non so esprimere a parole quanto io ami stare sull’acqua. Sono cresciuta su un’isola, e mio padre di lavoro faceva il pescatore, quindi sono stata sulle barche da quando sono nata.

Vampiri o licantropi?

Nessuno dei due, mi fanno venire gli incubi. Potendo scegliere, tutti i giorni un nobile del diciannovesimo secolo.

Che tipo di film ti piacciono?

Romance e commedie romantiche.

Se fossi un albero, quale saresti?

Un fico, resiliente e forte.

Scegli un superpotere: forza incredibile come Jessica Jones o super velocità di Flash?

Credo la velocità, potrei fare molte più cose ogni giorno 🙂

Per finire la domanda che facciamo a ogni nostro ospite, quella che più ci rispecchia  e che ci incuriosisce sempre:
Immagina di avere la possibilità di fare un solo viaggio nel tempo e nello spazio. Andresti nel passato per rivivere o modificare un evento in particolare? O nel futuro, per vedere dove sarà Sandy Raven tra qualche anno e cosa avrà ottenuto?

Probabilmente tornerei nel passato. Se fossi limitata al tempo della mia vita, so cosa cambierei. Se potessi andare ancora indietro, andrei nella Gran Bretagna del diciannovesimo secolo, e inventerei il reggiseno, in modo che le donne possano liberarsi dei corsetti!

 

Grazie Sandy per averci concesso questa intervista!

Eugenia Franzoni per Le fiamme di Pompei

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