Prova ad amarmi ancora

Intervista all’autrice: Sylvia Kant si racconta

Tempo stimato di lettura: 6 minuti

Ciao Sylvia, innanzitutto grazie per aver deciso di dedicare a “Le fiamme di Pompei” del tempo per questa intervista.
Siamo molto curiosi di conoscerti meglio e saperne di più sui tuoi libri.
Ti abbiamo preparato alcune domande.

– Chi è Sylvia Kant? Quali sono le sue passioni?

Prima di tutto grazie a voi per aver deciso di dedicare del tempo alla sottoscritta. Sylvia Kant è una semplice impiegata, di cultura media, età media e aspetto medio. In sintesi, sono una persona media 😉 . Caratterialmente somiglio molto a un mite bradipo, uno di quegli strani animali sudamericani che amano poltrire sul proprio albero, mentre muffe e licheni li colonizzano. Le mie passioni, ovviamente, sono la scrittura e la lettura, subito seguite dall’amore per gli animali, nella fattispecie i rettili, e per i viaggi.

– Quanto è difficile emergere nel panorama letterario italiano? Sei riuscita nel tempo ad instaurare nuove amicizie con altre autrici?

Be’, grazie al self publishing e al passa parola sul web, ultimamente è molto più facile esser notati da una Casa Editrice che non dieci anni fa (o anche meno). Per i nuovi autori, oggi, ci sono vari step da seguire: pubblicare gratuitamente su Wattpad per testare quanto la propria storia incontri il favore dei lettori (non conoscendo questo mezzo, due anni fa, creai all’uopo un sito da cui scaricare il romanzo gratuitamente), raccogliere le critiche e affinare il prodotto (le critiche, specie quelle negative, se argomentate, sono molto importanti, così come la preventiva lettura delle famose Beta Reader), quindi fare il salto sulle piattaforme come Amazon (Narcissus permette di pubblicare su varie piattaforme, anche se, personalmente, non ne ho mai usufruito, perché dopo neppure un mese e mezzo dalla pubblicazione del mio primo libro su Amazon, pubblicazione avvenuta grazie alle istruzioni del mitico Salvatore Aranzulla, sono stata contattata dalla mia attuale Casa Editrice).

Certo che ho avuto modo di fare amicizia con altre autrici! E noto che il mio salto dal sito gratuito ad Amazon è avvenuto proprio grazie alle esortazioni di una delle più apprezzate autrici romance italiane, la bravissima, nonché umilissima Daniela Volonté. Sappiate che è colpa sua se, oggi, trovate in libreria anche le mie “quasi porno” storie amorali e contorte 😀 😀 😀 . Con lei, in questi due anni, è nata una stima e un’amicizia che ci ha portate a scrivere un erotico insieme, un’esperienza così divertente da farmi augurare di ripetere quanto prima l’esperienza, magari proprio con un romance (anche se mi toccherà mettere la cintura di castità al cervello, come ha già minacciato Daniela 😀 ).

Comunque, mi capita spesso di fare amicizia con le cosiddette autrici del genere “mite bradipo”, viceversa, molto raramente stringo amicizia con le autrici del genere “tigri dai denti a sciabola”. Anche perché le tigri, normalmente, non calcolano i bradipi come me… Al limite se li mangiano 😉

Oltre Daniela, ci sono molte autrici (self e non self) che stimo e per cui nutro grande affetto: Anna Chillon, Naike Ror, Nina Pennacchi, Elisa Gioia, solo per citare le più vecchie e affezionate, ma la lista sarebbe ben più lunga.

– Hai una routine di scrittura? C’è un posto o un momento che ami e che dedichi solo alla stesura dei tuoi libri?

In genere, terminato il lavoro, e le impellenze familiari e domestiche, torno a casa e mi metto al computer. Il momento giusto per scrivere, per me, è sempre e in qualsiasi luogo. A volte mi sveglio anche in piena notte per buttare giù frasi e dialoghi. Quando i personaggi cominciano a premere per uscire, ho bisogno di carta e penna così come dell’aria che respiro. Infatti una mia collega, conoscendo le mie esigenze e sapendo quanto poco tecnologica io sia, mi ha regalato un comodissimo quadernino da portare in borsa.

– A volte gli scrittori sono influenzati dal loro background letterario. Le tue letture hanno influenzato i tuoi libri e i tuoi personaggi?

No. Almeno non credo molto. Ho sempre letto e scritto un po’ di tutto e, nel mio passato di fanciulla, solo Anne e Serge Golon mi hanno totalmente rapita, ma i loro personaggi e le loro storie, nonché il loro stile, poco o niente hanno a che fare col mio. Solo ultimamente ho scoperto un’autrice il cui stile e le cui storie mi affascinano altrettanto: Tiffany Reizs. Ma, allo stesso modo, sono incantata dallo stile e dalle storie di Robin Hobb. Ecco, se desiderassi che il mio stile di scrittura somigliasse a quello di un altro, è a loro due che aspirerei. Sicuramente.

– Quanto c’è della Sylvia di tutti i giorni nei tuoi libri? Ti ritrovi nei tuoi personaggi femminili o si discostano molto da te?

Di me stessa, nei libri, c’è sicuramente la mia allegria e l’ironia, ma più che in quelli femminili, mi ritrovo in quelli maschili, quali, ad esempio Duncan. I miei personaggi di sesso femminile sono sempre molto complessi e contraddittori, perché è così che vedo e conosco le donne. Cresciuta con maschi, frequentando quasi esclusivamente maschi, lavorando in ambienti prettamente maschili, mi ha sempre affascinato il mondo femminile, così distante dal mio e, al contempo, mi ha sempre intimorito. Mi spiazzano completamente gli sbalzi umorali, il bisogno di rassicurazioni e una razionalità spesso molto distante dalla mia, perciò studio molto le donne e, quando ne scrivo, mi piace trattare delle loro caratteristiche, delle loro (a volte anche mie) debolezze e contraddizioni, quelle che, poi, in genere, fanno imbestialire le lettrici con i miei personaggi quali Angela e Rachel 😀  😀  😀 .

Prova ad amarmi

– Parlaci di “Prova ad amarmi”. Com’è nata l’idea di questa storia? Hai scritto tutto di getto o avevi già in mente come sarebbe andata a finire per i protagonisti?

La storia di Antony è nata di getto, moltissimi anni fa, quando, da ragazza, ebbi occasione di conoscere un trentenne, algido e completamente amorale, che organizzava i “festini” per i ricchi, arruolando bei ragazzi e belle ragazze, disponibili a concedere favori sessuali in cambio di improbabili occasioni di lavoro nel mondo dello spettacolo. Questo inquietante soggetto girava in Jaguar, battendo le periferie romane alla ricerca di giovane fauna locale, senza fare mistero del fatto che il suo fine fosse quello di organizzare orge, anche se, di tanto in tanto, si prostituiva da solo. Quel giorno, appena tornata a casa, mi chiesi se quel tipo dagli occhi di ghiaccio, avesse mai nutrito affetto per qualcuno e che cosa sarebbe accaduto alla brava ragazza che avesse avuto l’ardire di innamorarsi di lui. Anche la fine della storia (Angela) è stata scritta diversi anni fa, dopo il primo libro (Antony, oggi Prova ad Amarmi), ma vedrà la luce solo il 20 giugno di quest’anno, col titolo di Prova ad amarmi ancora.

– Facciamo un passo indietro e parliamo di Sylvia Kant lettrice.
Quali sono i tuoi generi preferiti? Sei una lettrice classica affezionata al cartaceo o una moderna sostenitrice dell’ebook?

Sono diventata sostenitrice dell’ebook da quando ho scoperto l’estrema comodità di portare sempre con me un’intera libreria (al momento ho più di seicento volumi nel mio e-reader), ma dei libri che ho amato di più, ho anche la copia cartacea, ovviamente. Un libro è pur sempre un libro. Non ho un genere preferito, diciamo che ho generi che non prediligo. Non sono una patita di gialli e dei romanzi d’amore troppo romantici, quelli che cariano i denti, per intendersi 😉 . Però adoro i romance di Daniela Volonté, Amabile Giusti, Elisa Gioia, Virginia Dellamore, Naike Ror, Fleur Du Mar, I. M. Another, e amo gli erotici dark (ma anche fantasy e storici) di Anna Chillon, Chiara Cilli, Ann Owen e Nina Pennacchi, nonché i fantastici storici di Adele Vieri Castellano. E questo solo per parlare delle italiane.

Prova ad amarmi ancora

– Il 20.06 uscirà il tuo nuovo libro “Prova ad amarmi ancora” e sono molte le lettrici che lo attendono con ansia. Vuoi darci una piccola anticipazione?
Magari una frase che stuzzichi la fantasia di noi lettrici in trepidante attesa del seguito di “Prova ad amarmi?”

Be’, diciamo che ormai anche i sassi sanno che, come il libro precedente, Prova ad amarmi ancora NON E’ ASSOLUTAMENTE UN ROMANCE, ma un erotico-hard-dark, quasi porno, come ha detto un giornale famoso (e forse leverei anche il quasi 😉 😀 ), perciò le lettrici che si aspettano un libro stile Harmony o un romance tipo quelli di Colleen Hoover o un romance erotico come James, Day e Malpas, sarà bene ripieghino su altro, perché la sottoscritta ama scrivere storie contorte di persone perverse e assolutamente amorali. E anche dei loro amori impossibili, perciò regolatevi di conseguenza 😉 .

Per leggere questo sequel consiglio di munirsi preventivamente di un potente antiacido e di un travelgum per il mal di mare. Chi mi ha seguita con l’editing ha ravvisato un micidiale effetto “montagne russe”, perciò, se volete godervi tutte le emozioni, EVITATE DI SBIRCIARE LA FINE DEL LIBRO! (Lo so che lo fate quasi tutte, ma non fatelo! Abbiate fede!).

La trama è contorta tanto quanto nel primo libro: vengono svelati alcuni segreti e altri se ne aggiungono (verranno trattati in PREQUEL e SPIN OFF), i personaggi sono molti e tutti importanti anche per i libri a seguire (ma la storia di Angela e Antony finisce qui, non preoccupatevi, non c’è un altro “Aspettami”), perciò, per aiutare i lettori con le parentele (specie quelle della famiglia di Angela) ho inserito degli alberi genealogici (li trovate in fondo. Chi ha l’e-reader conviene se li stampi). Rammento che il titolo originale del libro era “Angela” e non era stato scelto a caso 😉 … Che altro dire?…

Prova ad amarmi ancora

Troppo hard come frase? Giuro che ho scelto una delle più romantiche 😉 😀  😀  😀

Grazie Sylvia Kant per essere stata con noi e per la tua disponibilità!
Siamo felici di dedicare spazio al Made in Italy e speriamo deciderai di tornare a farci visita con piacevoli notizie sui tuoi nuovi libri.
In attesa dell’uscita di “Prova ad amarmi ancora” Le fiamme di Pompei si dedicherà alla pubblicazione dei tuoi estratti e delle migliori citazioni.

In bocca al lupo per la tua carriera e torna presto a trovarci.

Grazie infinite per la tua gentilezza, Mirtilla. Sarò ben felice di farvi ancora visita. Un abbraccio e buon lavoro <3 <3 <3 <3 <3 <3

Sylvia

Mirtilla Malcontenta

Potete acquistare il libro qui:

Le fiamme di Pompei sostiene il Made in Italy ed è disponibile per recensioni, anteprime, pubblicazione estratti e interviste.

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2 responses to “Intervista all’autrice: Sylvia Kant si racconta

  1. morena novellini

    Ho letto e riletto la storia di Antony e Angela con curiosità ma sopratutto con voracità. In parole povere mi è piaciuto un sacco. La trama , la scrittura (mai noiosa)e spero di ritrovate un continuo di questi personaggi. Mi hai fatto sognare su alcuni aspetti del libro. Spero di avere tue notizie x un prossimo libro. Ciao

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  2. Stefania

    E’ la storia piu’ sconvolgente, erotica, poco realistica ed unitamente fantastica che io abbia mai e leggero’ mai.
    Sylvia sei meravigliosa e in bocca al lupo x tutto!!!!

    Reply

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