“Non mi piaci ma ti amo” di Cecile Bertod – Recensione

Tempo stimato di lettura: 4 minuti

Trama:

Thomas e Sandy: lui nobile e ricchissimo, lei di semplici origini irlandesi. È solo l’amicizia tra le loro famiglie a unirli. Capita così che ogni anno i due trascorrano le vacanze estive a Garden House, la favolosa residenza dei Clark. Sandy odia quei mesi, perché detesta Thomas, il suo stile di vita, i suoi amici. Crescendo, i due si perdono di vista finché… Alla morte del nonno, durante la lettura del testamento, Thomas si trova di fronte a un annuncio sconvolgente: potrà ereditare ogni bene solo a patto che metta la testa a posto e si sposi. E con chi? Proprio con quella Sandy Price che non vede da almeno cinque anni.
Recensione:

Thomas e Sandy si conoscono fin dall’infanzia, da sempre si sopportano a fatica e farebbero di tutto per non incontrarsi.
Nonostante abbiano trascorso da piccoli numerose estati insieme non sono mai riusciti ad andare d’accordo e, quando finalmente hanno messo di incontrarsi, perdersi di vista è stato un sollievo per entrambi.

Thomas Albert Edison Clark, giovane bello e cosa più importante nobile, riceve un enorme eredità da un suo carissimo zio. I termini del testamento però non lasciano molto spazio a trattative, se Thomas vuole ottenere l’immensa somma di denaro dello zio deve sposare la tanto detestata Sandy.
Sandy, giovane bella e squattrinata, sta cercando di aprire un bistrot con le amiche ma la banca non vuole saperne di concedere un finanziamento e lei non sa più come fare per dare una svolta alla sua vita con un progetto che stenta a decollare.

Lui, deciso ad aggirare le regole del testamento con un finto matrimonio e tacendo i veri i termini dell’eredità, contatta Sandy e cerca convincerla a sposarlo promettendole un compenso per l’aiuto.
Lei invece, che non ha ancora smesso di odiare quel piccolo bambino capriccioso di molte estati addietro, non ne vuole sapere di collaborare pacificamente e non perde occasione per provocarlo e finire in litigio.
Tutto sembra difficile per entrambi e la convivenza diventa particolarmente complicata quando Sandy scopre i piani di Thomas e inizia una vera e propria battaglia per fargli andare tutto storto.

Non si sopportano, i loro caratteri non sono compatibili, le loro idee sono agli opposti e non passa giorno che non litighino furiosamente tra loro.

Accuse, strategie e colpi bassi sono ormai routine nei sei mesi di convivenza forzata, finché un giorno i due realizzano che in realtà nonostante l’odio e la reciproca intolleranza c’è qualcosa di più.
Qualcosa che forse può cambiare le cose…

Così come in molti romance di questo genere la storia prende una piega inaspettata per i protagonisti quanto certa per noi.
Sappiamo come vanno a finire di solito le storie che iniziano con protagonisti che non si sopportano, ma nonostante questo il libro è davvero piacevole.
La struttura di questo romance è la classica che appassiona ormai da anni i lettori, i protagonisti sono simpatici frizzanti e ostinati e la storia si lascia leggere piacevolmente in poco tempo.
Non ci sono momenti di noia, anche quando si ripetono i litigi di Thomas e Sandy siamo troppo impegnati a ridere della situazione per poter pensare che in fondo stanno continuando a litigare da molto ormai.

Unico punto debole del libro è la scarsa crescita dei protagonisti, ma sospetto che non sia intenzione dell’autrice soffermarsi troppo sull’autoanalisi di Sandy e Thomas. Il romanzo nasce per divertire appassionare e ci riesce molto bene.
Il rischio dei libri che vogliono mantenere un tono leggero è quello di stancare il lettore, ma qui non succede, le situazioni si alternano bene e non stufa mai.

Cecile Bertod ci offre una storia romantica e brillante, nata dal self pub con il titolo “Wife with benefit” è stata poi presa da Newton Compton per il Made in Italy nella categoria contemporary romance.
Per me è stata una piacevolissima lettura e una bella scoperta.

Di seguito un estratto del libro.

Daldiario di Sandy Price Canterbury, 22 Agosto 2002 

Caro diario, ci siamo, oggi è l’ultimo giorno di vacanze. Avremmo dovuto trascorrere un’altra settimana a Garden House, ma papà è stato richiamato a Cork per problemi di lavoro e la mamma non se l’è sentita di lasciarlo da solo con la lavatrice. Tempo permettendo, partiremo domani in mattinata. L’idea di anticipare il mio ritorno in collegio avrebbe dovuto rattristarmi, ma credo di averla presa molto meglio di quanto tutti immaginassero. Poverini, non sapevano proprio come dirmelo. A cena balbettavano frasi sconnesse, cercando di attutire il colpo. Io, invece, scartavo ipotesi sperando che tutta quella strana agitazione non dipendesse dalla recente scoperta del reale contenuto del mio salvadanaio. Prova solo a immaginare la faccia dei miei quando, alla drammatica rivelazione, mi hanno visto tirare un sospiro di sollievo e fuggire in camera per preparare le valigie. Capisci? Io! Io che preparo le valigie. Io che, se potessi, trasporterei le mie cose arrotolate in sacchi di juta, per non buttare mezza giornata a pianificare la distribuzione degli slip nel trolley, sperando di evitare esplosioni improvvise. Lo so, non è stato affatto carino da parte mia accogliere con tanto entusiasmo la notizia, non davanti ai nostri ospiti, ma mai come stavolta… È che proprio non vedo l’ora di andar via. Giuro, questa è l’ultima estate che permetto ai miei genitori di trascinarmi a Canterbury. Non che il posto sia sgradevole, tutt’altro.  Alla tenuta dei Clark non c’è modo di annoiarsi. Sir Roger possiede una magnifica scuderia; in più c’è una pisci- 6 na immensa accanto alla serra e neanche due giorni fa hanno inaugurato il nuovo campo da tennis. Un posto davvero fantastico dove trascorrere l’estate, se non fosse per la fastidiosa e assidua presenza del nipote del conte. Sempre lui, Thomas Clark. Il mio incubo personale. Anche quest’anno l’ha passato a tormentarmi. Lui e quel decerebrato del suo amico, “RobbyBotolo-Cooper”. Il peggio è che non riesco a evitarlo. Sono costretta a seguirlo ovunque vada, a meno che non preferisca sorbirmi l’irrinunciabile spettacolo Tu, figlia degenere! che va in onda sul canale Mamma Affranta ogni qualvolta decida di sfruttare il mio libero arbitrio. Io non so davvero come faccia a ingannare tutti. Se chiedi in giro, sapranno tessere solo infinite lodi di quella sottospecie ambulante di cetaceo. Lui è perfetto. Peggio: lui è perfetto e intoccabile. Gentile, affabile, bello, atletico, ricco, intelligente, studioso, appassionato di letteratura e, letizia di tutte le mamme del quartiere in cerca di genero, perfino impegnato nel volontariato. Fastidioso. Ecco cos’è: fastidioso. Perché lui fa tutto questo per sbatterti in faccia la sua superiorità. Non mi credi? Ok, faccio un esempio…

Potete acquistare il libro qui:

Per saperne di più su Cecile Bertod visitate il sito: http://www.cecilebertod.it

Recensione a cura di: Mirtilla Malcontenta

Le fiamme di Pompei sostiene il Made in Italy e il self pub ed è disponibile per articoli e recensioni.

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Voto: VotazioneVotazioneVotazioneVotazioneVotazione Recensione di: Laura Cammareri
Scheda libro

Titolo: Non mi piaci ma ti amo
Autore: Cecile Bertod
Data pubblicazione*: 04/01/2016
Editore: Newton Compton Gli insuperabili Gold
Lingua: Italiano
Genere: Romanzo
ISBN: 8854185817
Autore recensione: Laura Cammareri
Valutazione recensione: 4
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