Recensione Edizioni Creativa “Il drago, il custode, lo straniero” di Enrico Pompeo

Tempo stimato di lettura: 2 minuti
Recensione Edizioni Creativa “Il drago, il custode, lo straniero” di Enrico Pompeo

Trama:

Tre personaggi, tre destini, un unico filo comune. Tre storie parallele, con un solo orizzonte di riferimento. Il Drago è uno squalo, uno che azzanna la vita, perché “Predatori non si nasce, ma lo si diventa.” È il capo di un gruppo che ogni sabato scorrazza in discoteca, tra risse, incontri poco galanti e molto cattivi con l’altro sesso, senza mai voltarsi indietro. Il Custode vive rintanato nel suo covo, a smerciare droga ai suoi clienti: Indio e India, che trafficano con l’oriente ; Il Serpente, il Professore, la Matta; tutti alla ricerca di quel piacere che possa rendere le loro vite meno amare. Lo Straniero vive in Brasile, quasi schiavo in una miniera dove impara cosa significa soffrire riuscendo a scappare. Il suo nascondersi lo porta fino a scomparire dentro la foresta amazzonica, dove, stremato, viene raccolto da una comunità indigena. Qui incontra, finalmente il suo destino.

Recensione Il drago, il custode, lo straniero


Recensione:

Scritto con un linguaggio originale, a tratti cinematografico questo libro si divora in pochissimo tempo. La lettura è incalzante e il lettore viene travolto da un turbinio di emozioni e riflessioni soprattutto perché il testo si pone in una posizione scomoda, di condanna verso il modello di vita che offre la nostra società. Dapprima è il Drago a parlare colui che “azzanna la vita”, che vive di notte in una totale indifferenza. Un personaggio cattivo per necessità che sceglie l’asetticità, il disprezzo verso l’altro, che non si lascia coinvolgere da riflessioni e pensieri perché pensa che fermandosi anche solo un istante a riflettere sul passato e futuro possa soccombere, trasformandosi in uno spettatore passivo che perde senza rendersene conto la propria identità. Il Drago condanna la vita disprezzandola, per questo cerca di distinguersi dagli altri restando lui stesso a sua volta vittima della sorte.
Nella seconda parte è il Custode a parlare, un uomo freddo e cinico che vive isolato e non ha contatti con nessuno se non con chi deve smerciargli la roba. L’illegalità viene vista da lui come l’unica strada che permette di guadagnare in pochissimo tempo, uscendo dalla banalità della vita, sperimentando l’adrenalina a mille per la percezione del pericolo.
Infine c’è lo Straniero che costretto a vagare per il Brasile diventa schiavo nella fazenda dei Gomero dove scopre l’importanza del senso della comunità, del condividere insieme agli altri ciò che si vive.
Questo libro suddiviso in tre parti ha un filo conduttore che intreccia tutte le vicende: abitiamo in una società in cui vige la legge del più forte. È sempre lui infatti a prevalere sul più debole che diventa vittima in uno spirale senza spazio e tempo.
Vista l’originalità della scrittura consiglio questo libro a tutti coloro che amano sperimentare nuovi modelli. Penso che sia un testo da leggere e rileggere perché al suo interno ci sono davvero molte informazioni che lo rendono unico nel suo genere.
Le fiamme di Pompei
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Voto: VotazioneVotazioneVotazioneVotazioneVotazione Recensione di: Miriam Salladini
Scheda libro

Titolo: Il drago, il custode, lo straniero
Autore: Enrico Pompeo
Data pubblicazione*: 01/01/2016
Editore: Edizioni Creative
Lingua: Italiano
Genere: Narrativa
ISBN: 8869120481
Autore recensione: Miriam Salladini
Valutazione recensione: 5
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