“Ho una tresca con la tipa nella vasca” di A. Pinketts – Recensione

Tempo stimato di lettura: 2 minuti

Trama:

Torna Andrea G. Pinketts con una collezione di storie che hanno un filo conduttore chiaro: le donne, l’amore, la morte. Ma tra le righe di tutti gli amori più o meno infelici che popolano le pagine del libro, si delinea il ritratto di una storia d’amore che va avanti da anni: la relazione tra Pinketts e le Muse. Anzi, forse relazione è eccessivo. Una tresca. La tresca fra Pinketts e le Muse. Ogni racconto è preceduto da un’invocazione, in rima baciata, come usava una volta. Il lettore troverà molti personaggi indimenticabili. Da Gennaro, camorrista in Scandinavia, che si innamora della Sirenetta di Copenaghen. A Pedro, il comunista che, invece di mangiare i bambini, ballava i balli latini. Agli sfortunati eroi della “Caduta di Casa Pusher”. E ancora: il povero Pungo De Funghis, affetto dalla sindrome di “Lalalalala”. O Giorgia, meravigliosa e infelice hostess del “Salone di Bruttezza”.

Recensione:

Soltanto una tresca?

Conoscete il genio di Pinketts?

Se la risposta è positiva, lasciate perdere questa recensione e fiondatevi a leggere (o rileggere) uno dei suoi capolavori.
Se invece avete un punto interrogativo disegnato in fronte leggete queste parole, vi assicuro che alla fine andrete a procurarvi qualche sua opera…

Descrivere le sue opere… sembra facile, ma qual è il modo giusto?

Solitamente parto dalla trama, svelo qualche particolare per suscitare interesse quindi parlo dell’autore.
In questo caso, però, lo schema salta, poiché la trama è l’autore stesso, e le parole di Andrea sono un giro sulle montagne russe dal quale è impossibile scendere.
Vi sentirete disorientati, lo stomaco si sarà scambiato di posto con i polmoni e la testa sarà pesante e leggera al tempo stesso.
E volete sapere una cosa?
Non sarete mai stati così bene…
Qualcuno si sente spiazzato, dopo aver letto anche una sola pagina di Pinketts.

E non è necessariamente un difetto, anzi…

Non cercate una trama lineare, non pretendete di capire il finale con mille pagine di anticipo, questo libro va assaporato come un Armagnac barricato, gustato come quella portata che avete aspettato per tutta la vita.
Ascoltate Andrea come se foste seduti al tavolino di un bar, davanti a una bella birra, qualche salatino e una musica jazz in sottofondo.

Le sue parole saranno come quelle di un vecchio amico…
A questo punto potrà passare un minuto come un pomeriggio intero, sfogliando le pagine di questo libro.
Il tempo diverrà relativo, il campanello smetterà di suonare, il cellulare non vi passerà più messaggi e chiamate e non sentirete nemmeno la fame.

Un libro che parla di donne, uomini disposti a tutto, luoghi che forse conoscete ma che vedrete sotto un’ottica differente, una vista annebbiata da una sbornia di parole che soltanto Andrea riesce a donare.
Un libro che è un’esperienza, un viaggio che sentivate di dover fare e che avete sempre rimandato.
Parole sparse con un ordine logico che sembreranno scritte per ognuno di noi, quasi Andrea ci conoscesse da prima.

E se uno scrittore raggiunge questo risultato, non può non meritare la nostra attenzione…

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Voto: VotazioneVotazioneVotazioneVotazioneVotazione Recensione di: Roberto Baldini
Scheda libro

Titolo: Ho una tresca con la tipa nella vasca
Autore: A. Pinketts
Data pubblicazione*: 24/04/2014
Editore: Mondadori Strade Blu
Lingua: Italiano
Genere: Narrativa
ISBN: 8804638095
Autore recensione: Roberto Baldini
Valutazione recensione: 5
*Se giorno e mese risultano 01/01 la data esatta può essere non pervenuta.

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