“L’amico ritrovato” di Fred Uhlman – Recensione

Tempo stimato di lettura: 2 minuti

Trama:

Nella Germania degli anni Trenta, due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L’uno è figlio di un medico ebreo, l’altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un’amicizia del cuore, un’intesa perfetta e magica. Un anno dopo, il loro legame è spezzato. “L’amico ritrovato” è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in Inghilterra, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Spagna, Germania, Israele, Portogallo.

Recensione:

“Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia.”

Hans Schwarz è un ragazzo ebreo di sedici anni che vive a Stoccarda con una famiglia amorevole e dalla mentalità aperta di cui va molto fiero. Un giorno, si aggrega alla sua classe Konradin von Hohenfels, giovane di nobile famiglia, il quale sembra disinteressarsi della compagnia di ognuno dei suoi nuovi compagni di classe.

Esibendo le sue qualità nelle ore scolastiche, il ragazzo riesce ad attirare l’attenzione del nuovo arrivato del quale inaspettatamente diviene amico, tanto da presentarlo alla sua famiglia e ospitarlo spesso nella sua casa e discorre con lui di ogni sorta di argomento, dalla filosofia alla religione.
Hans tuttavia, percepisce una sorta di distacco da parte di Konradin, il quale è attento ad accogliere l’amico nella propria dimora soltanto in assenza dei suoi genitori. Ciò a causa dell’avversione della madre di Konradin verso gli ebrei e all’accondiscendenza del padre, molto innamorato della consorte. L’amicizia dei due giovani inizia quindi ad incrinarsi sempre più e si logora definitivamente con l’avvento dell’ideologia nazista nelle scuole, seguita all’ascesa al potere di Adolf Hitler.

Questa svolta istituzionale porta Hans a fuggire in America separandosi dalla sua famiglia, che sceglie di restare in Germania, dove suo padre, oppresso dall’antisemitismo, si toglie la vita.
Dopo molti anni dalla sua fuga verso il nuovo continente, Hans legge un opuscolo che propone la realizzazione di un monumento dedicato agli alunni della sua ex scuola caduti durante la Seconda guerra mondiale.
Dopo aver indugiato sull’elenco dei nomi, Hans scorge quello di Konradin, giustiziato per aver partecipato all’attentato contro Hitler. Sorpreso e commosso, Hans ripensa alla sua amicizia con Konradin e ritrova i sentimenti che li avevano legati nel periodo della loro amicizia.

In questo romanzo toccante, capace di colpire al cuore il lettore con la forza dei sentimenti che trasmette, Fred Uhlman riesce a descrivere l’orrore del nazismo attraverso gli occhi di un adolescente, coinvolgendo così anche un pubblico meno maturo avvicinandolo, senza appesantirlo, ad argomenti di notevole rilevanza storica e morale.

Assolutamente da leggere.

Storia: 5\5
Copertina: 5\5

Potete trovare il libro qui:

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Voto: VotazioneVotazioneVotazioneVotazioneVotazione Recensione di: Misa Chan
Scheda libro

Titolo: L'amico ritrovato
Autore: Fred Uhlman
Data pubblicazione*: 01/01/1971
Editore: Feltrinelli
Lingua: Italiano
Genere: Narrativa
ISBN: 8807880733
Autore recensione: Misa Chan
Valutazione recensione: 5
*Se giorno e mese risultano 01/01 la data esatta può essere non pervenuta.

4 responses to ““L’amico ritrovato” di Fred Uhlman – Recensione

  1. Chiara

    Libro stupendo. Lo lessi a metà ai tempi della scuola, perché obbligata. L’ho ripreso in mano qualche anno dopo e l’ho divorato. Uno dei miei preferiti 🙂

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  2. Giuseppe

    Misa Chan è riuscita ad esprire i sentimenti, che si celano dietro ad un libro con una tematica così importante. Secondo me quando il recensore riesce a trasmettere certe emozioni e un forte interesse nel lettore, è riuscito pienamente nel suo intento. E’ un libro da leggere e sicuramente questa recensione può introdurre alla lettura di un classico, capace di formarci a certi valori, che troppo spesso la realtà ignora e di cui si dimentica! 🙂

    Reply
    1. Misa Chan

      Grazie 1000 per il commento!!! Sono contenta di essere riuscita a trasmetterti quello che questo romanzo ha trasmesso a me!!! 🙂

      Reply

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